giovedì 23 maggio 2013

Teatro greco a Siracusa

Due tragedie e una commedia per il XLIX Ciclo di Rappresentazioni Classiche al Teatro Greco di Siracusa dall'11 Maggio al 23 Giugno 2013 per iniziativa dell'INDA, l'Istituto Nazionale del Dramma Antico. L'Edipo Re e l'Antigone di Sofocle si alternano quest'anno sulla scena con Le donne al parlamento di Aristofane portando una attualità di temi e di situazioni emozionante e coinvolgente.
Una delegazione del Dopolavoro Filellenico, composta dal presidente Giancarlo Antonucci e dalla socia Rosa De Salvia, per accompagnare gli alunni del liceo classico "Quinto Ennio" di Taranto, ha assistito all'Edipo Re e a Le donne al parlamento:


con la regia  di Daniele Salvo



Edipo è Daniele Pecci, Giocasta è Laura Marinoni e Tiresia è Ugo Pagliai




per Le donne al parlamento la regia è di Vincenzo Pirrotta che interpreta anche Blepiro



Prassagora è Anna Bonaiuto


mercoledì 15 maggio 2013

Donato Carrisi, si conferma filelleno senza tentennamenti

Anche in privato Donato Carrisi si manifesta filelleno convinto.
Ringrazia per la segnalazione che abbiamo fatto sulla sua pagina (in riferimento al post precedente) e inneggia con entusiasmo alla Grecia.
Bravo Donato.

lunedì 13 maggio 2013

Donato Carrisi, autore generoso oltre che di talento

Dalla pagina dei ringraziamenti finali di Donato Carrisi L'Ipotesi del Male, Longanesi ed. 2013.
Nobile e generoso gesto dell'autore di thriller nativo di Martina Franca, nel tarantino, autore di romanzi best seller internazionali che hanno conquistato i lettori di tutto il mondo.

venerdì 10 maggio 2013

Programma Internazionalizzazione MISSIONE ITALIA-GRECIA

Taranto e Salonicco:
prove tecniche di dialogo istituzionale e imprenditoriale

L’ANCE Confindustria programma
una serie di incontri di lavoro


Italia e Grecia  provano a fare nuova sinergia in tema di politiche economiche e produttive.
Lo si evince anche dai segnali che giungono nella provincia jonica a seguito di una Missione di affiancamento imprenditoriale alla Camera di Commercio Italo-Ellenica di Salonicco a cui ha partecipato anche l’ANCE Confindustria tarantina.

Abbiamo posto particolare attenzione nei confronti dei processi di internazionalizzazione – dice Antonio Marinaro, presidente ANCE Taranto – e proprio per questo abbiamo costituito una apposita commissione in seno al Consiglio che tende a rilanciare l’iniziativa delle imprese edili sul territorio anche in ambiti esteri. La missione in Grecia tende proprio a monitorare mercati che hanno bisogno più di altri di una netta ripresa.

E Taranto e Salonicco provano a ritagliarsi spazi di azione comune anche grazie a questo progetto transfrontaliero di cui l’assessore alle attività produttive del Comune di San Giorgio Jonico, Mauro Sessa, rappresentante per l’Italia Sud Est della Camera di commercio Italo-Ellenica si è fatto promotore.

La delegazione ANCE costituita dal consulente tecnico ingegner Gianfranco Tonti nelle tre giornate di incontri ha scandagliati i possibili ambiti di potenziale collaborazione produttiva e istituzionale.

E nel rapporto tra Taranto e Salonicco ampi spazi di progettualità si aprono su più fronti: c’è la portualità turistica, la ricettività alberghiera, l’agro-alimentare, le energie alternative, l’ingegneria naturalistica, le piattaforme logistiche e l’informatizzazione della pubblica amministrazione, così come un pacchetto di infrastrutture per la mobilità sostenibile e per il recupero del patrimonio edilizio privato e demaniale da recuperare e valorizzare.

Dopo questa attività esplorativa, sarà opportuno organizzare altri incontri di lavoro per avviare al più presto il cantiere di questa collaborazione – spiega Marinaro.

E’ previsto nei prossimi mesi un ulteriore missione a Salonicco con i rappresentanti del mondo dell’imprenditoria. Mentre in seguito sarà Taranto ad ospitare una qualificata delegazione di amministratori e imprenditori ellenici che operando di concerto con i rappresentanti di Confindustria e ANCE, potranno dar seguito le azioni attraverso le quali dare concretezza al confronto appena avviato.


commenti ai post

Come accade spesso con i contributi particolarmente interessanti su argomenti molto dibattuti e talvolta anche controversi, il testo di Aldo ha già suscitato commenti postati dai lettori del nostro blog. Ne siamo onorati e consideriamo un vero piacere poter creare ed ospitare dibattiti sugli argomenti che ci stanno a cuore. Tuttavia, come già scritto in altre occasioni, siamo contrari per principio alla pubblicazione di post anonimi.
Per evitare di perdere interventi interessanti ed obiettivamente costruttivi come quelli già arrivati che saremo felici di inserire con una firma, preghiamo di autografare i commenti. Un nome non implica alcunché, ma rende "esistente" la persona che partecipa al confronto. Grazie

giovedì 9 maggio 2013

SULLE EREDITA’ LINGUISTICHE SLAVE IN GRECIA

Riceviamo dal socio Aldo Simonetti un contributo interessante sui rapporti culturali e linguistici, e in particolare sulle eredità nei toponimi, tra lingue slave e greco. Ringraziamo Aldo per l'intervento.



Annota il patriarca Nicola III in uno dei suoi scritti: “Durante duecentodiciotto anni non un solo romano (bizantino) ha potuto metter piede nel Peloponneso”. Sette secoli più tardi, il romantico tedesco Fallermayer, autore di numerosi saggi ed apprezzato storico, sostiene che “non una goccia di sangue greco scorreva più in quel territorio dapprima di loro appartenenza”, con riferimento all'Alto Medioevo.
Benchè, prestando fede a dette affermazioni (sovente travisate da studiosi successivi, sulla scorta delle quali hanno avanzato una suggestiva - quanto improbabile - ipotesi di un'origine slava degli attuali greci), ci si attesti alle soglie dell'eresia, è proprio vero: per oltre due secoli, gran parte della Grecia, suo malgrado, subisce il disdoro della dominazione slava.
Giunti dal nord intorno alla seconda metà del VI secolo, a seguito delle grandi ondate migratorie che interessano i Balcani, gli Slavi recano con sé brama di bottini e di terre, riuscendo in breve tempo a sottomettere la Grecia peninsulare e le Isole Ionie, sino a raggiungere Creta nel 623.
Quantunque non nutrano serie velleità di conquista, né puntino direttamente a Bisanzio, da questa, a cagione di un fondato timore, giunge il 'placet' per una loro organizzazione territoriale mediante l'istituzione di 'sklaviniae', che richiamano i 'temi' di recente formazione.
Quali elementi gli invasori abbiano apportato alla cultura greca, è presto detto. Al di là dei tanto vituperati saccheggi (e fors'anche la distruzione di templi e città preesistenti), le uniche eredità concernono la sfera linguistica.
A cominciare dal lessico, laddove compaiono alcuni termini di chiara matrice slava (provenienti dal protoslavo, linguaggio di sola tradizione orale), e pertinenti l'ambito agricolo e domestico, ma anche vocaboli quali vidra (βίδρα, per 'lontra'), vava (βάβα, per 'nonna'), sklavos (σκλάβος, per 'schiavo')
Anche la morfologia potrebbe offrirci qualche spunto interessante. E' necessario, in tal senso, far uso del condizionale, dacchè la linguistica ufficiale tentenna nell'impartire in merito la sua benedizione. Uno fra tutti, l'impiego del digramma ts, per rappresentare il suono dell'affricata alveolare sorda, come nel caso di retsina (pετσίνα), presumibile importazione degli occupanti in questione. Appare assai più probabile, tuttavia, una discendenza slava per il suffisso del diminutivo femminile - ίτσα : μανουλίτσα (manoulitsa), χοριτσα (chorìtsa), σακουλίτσα. A sostegno di questa tesi bastano il toponimo Konitsa, il cui etimo è slavo, e il vocabolo serbo drugarica.
Ma è la toponomastica, appunto, a svelarci gli effettivi lasciti dei dominatori. Dall'Epiro al Peloponneso è tutto un susseguirsi di nomi di località, monti e corsi d'acqua di origine palesemente non ellenica. Sarebbe in ogni modo impossibile elencarli uno per uno, vista l'enorme mole; del resto, un insigne linguista russo (per metà teutonico) del Novecento, Max Vasmer, ebbe a segnalare per il solo Peloponneso ben oltre 400 toponimi slavi!
E' pertanto opportuno, in questa sede, segnalare i più rilevanti, semplicemente scorrendo una carta geografica di recente edizione. Le spie che ne consentono l'individuazione? In buona parte dei casi, i suffissi -itsa e -ovo (-ova), nonché svariati etonimi traslitterati in greco (vedi Charvati, villaggio nei pressi di Micene, cfr. Croati).

EPIRO: Igoumenitsa (Ηγουμενίτσα); Konitsa (Κόνιτσα); Vrossina (Βροσίνα); Metsovo (Μέτσοβο, cfr. lo slavo Mestovo, piccola località', con metatesi); Zitsa (Ζίτσα); Prevesa (Πρέβεζα).

MACEDONIA: Grevena (Γρεβενά); Kozani (Κοζάνη); Drepano (Δρέπανο); Servia (Σέρβια).

TESSAGLIA: Zagorà (Ζαγορά); Makrinitsa (Μακρινίτσα); Tirnavos (Τύρναβος, cfr. il toponimo Trnava, città della Slovacchia).

GRECIA CENTRALE: Granitsa (Γρανίτσα); Voulgara (Βουλγάρα, nome di una montagna, cfr. l'etonimo Bulgari); Gardiki (Γαρδίκι, con metatesi della liquida, cfr. il serbo grad e il ceco hrad); Kamena Vourla (Καμένα Βούρλα), Arahova (Αράχωβα).

PELOPONNESO: Vrahati (Βραχάτι, cittadina a pochi chilometri da Corinto), Derveni (Δερβένι), Varda (Βάρδα), Vitina (Βυτίνα).

Aldo Simonetti

martedì 7 maggio 2013

Una gita a Brindisi dei nostri soci e amici


Visita al Monumento al Marinaio di Brindisi
con ascesa sul terrazzo da cui si gode una stupenda vista a 360°
sulla cittadina e sul suo territorio
 


 
l'aeroporto



 
il porto






 
la colonna alla fine della via Appia
 













LA CANZONE DEL GRUPPO - ΚΑΠΟΥ ΘΑ ΣΥΝΑΝΤΗΘΟΥΜΕ

Abbiamo scelto questa canzone perché in qualche modo ci rappresenta, anche se è una condizione piuttosto comune a molti nella nostra epoca. Anche noi quando dobbiamo riunirci, per un motivo o per l'altro, per impegni di uno o dell'altro, troviamo difficile se non impossibile incontrarci. Inoltre è cantata da un gruppo di bravi artisti affiatati che speriamo possano portare fortuna alla nostra associazione. Cliccando qui possiamo trovare il testo e la traduzione in italiano